IL DESIGN THINKING COSA E’
Si tratta di un approccio all’innovazione fondato sulla capacità di risolvere problemi, più o meno complessi, utilizzando una visione creativa….
È un approccio sempre più diffuso negli Stati Uniti, che anche in Italia sta trovando popolarità nel corso degli ultimi vent’anni anni. Elemento davvero interessante per la gestione delle risorse umane. Design Thinking è la metodologia agile per migliorare competitività, performance ed efficacia di prodotti e servizi con un sistema used-centered, in cui il capitale umano è centrale.
Un metodo di progettazione che fa del capitale umano aziendale uno strumento di idee innovative, favorendo una speciale coerenza tra work-life balance e work-life integration, in cui le persone possono allineare i tre fattori essenziali dello human design: chi sei, cosa fai, ciò in cui credi.
Completamente incentrato sull’essere umano e sui suoi bisogni, il design thinking si serve delle prove di come i consumatori interagiscono effettivamente con un prodotto o servizio, piuttosto che come qualcun altro o un'organizzazione pensa che essi possano farlo. È tipico di questo approccio, e soprattutto di coloro i quali lo mettono in pratica, osservare come le persone utilizzano un prodotto o un servizio, al fine di continuare a perfezionare il prodotto o il servizio per migliorare l'esperienza del consumatore.
L'Hasso Plattner Institute of Design di Stanford ha descritto il processo di design thinking in cinque fasi, non sempre sequenziali, dato che i team spesso le eseguono in parallelo, non in ordine e le ripetono in modo iterativo:
- Empatizza: ricerca le esigenze dei tuoi utenti. In questa fase occorre acquisire una comprensione empatica del problema, attraverso un processo di progettazione incentrato sull'uomo.
- Definisci: indica le esigenze e i problemi dei tuoi utenti. È la fase in cui accumulare le informazioni raccolte durante la fase di empatia, per definire i problemi principali che il team ha identificato.
- Idea: sfida i presupposti e crea idee. Il solido background di conoscenza delle prime due fasi porta chi fa design thinking a cercare modi alternativi per visualizzare il problema e identificare soluzioni innovative.
- Prototipo: inizia a creare soluzioni. In questa fase, sperimentale, l’obiettivo è quello di identificare la migliore soluzione possibile per ogni problema riscontrato.
- Test: prova le tue soluzioni. I team utilizzano spesso i risultati per ridefinire uno o più ulteriori problemi.
Oggi, i modelli di Design Thinking più diffusi sono:
- Creative Problem Solving, una metodologia di innovazione che parte dai bisogni dell’utente per definire più soluzioni possibili che possano rispondere alle loro esigenze; è l’approccio più diffuso;
- Sprint Execution, che si pone l’obiettivo di realizzare un prodotto da lanciare sul mercato arrivando velocemente alla prototipizzazione; viene principalmente utilizzato nel settore informatico;
- Creative Confidence, cerca di stimolare imprenditorialità all’interno delle imprese, coinvolgendo il personale e dando loro maggiore visibilità; anche questo è un approccio molto utilizzato;
- Innovation of Meaning, quest'ultimo porta le imprese a ridefinire la propria visione strategica, con l’obiettivo di apportare valore sia all’organizzazione che all’utente finale.
Adottare il Design Thinking in azienda, quindi, può aiutare le organizzazioni a sviluppare prodotti e servizi di successo, che soddisfino realmente le esigenze dei clienti (e mantengano allineamento tra valori aziendali e valori del brand), per creare un vantaggio competitivo significativo.
In 4 punti, ecco i vantaggi che puoi ottenere applicando la metodologia del Design Thinking nella tua azienda:
- RISOLUZIONE DEI PROBLEMI CENTRATA SULL’UTENTE
Secondo Tim Brown, CEO di IDEO ed esperto di Design Thinking, il cuore di questo approccio è l’empatia. Il DT permette alle startup di comprendere profondamente i bisogni, i problemi e i desideri dei propri clienti. Questa comprensione profonda consente alle organizzazioni di creare soluzioni che rispondono realmente alle esigenze del mercato.
- INNOVAZIONE CONTINUA
Secondo un articolo di Forbes del 2022, il DT favorisce un ambiente che incoraggia l’innovazione continua all’interno delle startup. Questo approccio spinge i team di lavoro a pensare fuori dagli schemi, incoraggiando la leadership alla sperimentazione e all’assunzione di rischi calcolati.
- DIFFERENZIAZIONE SUL MERCATO
Le startup che adottano il Design Thinking hanno maggiori possibilità di differenziarsi sul mercato. L’approccio centrato sull’utente permette alle startup di creare prodotti e servizi che fidelizzano i propri utenti, grazie alla loro usabilità, all’eccellenza dell’esperienza utente e all’allineamento dei valori.
- COLLABORAZIONE INTERFUNZIONALE
Il Design Thinking favorisce la collaborazione interfunzionale all’interno delle startup. In questo modo cresce un certo tipo di contaminazione culturale tra team tecnici, di design, marketing e vendite, creando un ambiente di lavoro meno competitivo, più compatto.
Come si fa un Design Thinking?
L’obiettivo del Design Thinking è quello di raggiungere un risultato verificabile in un tempo relativamente breve e di partorire idee innovative. Ecco perché ha due caratteristiche:
- È un processo iterativo e non lineare. Si tratta di un ciclo continuo di osservazione, riflessione e realizzazione da ripetere ogni volta che lo si ritenga necessario. Si concretizzano molte idee, ma devono essere tutte considerate provvisorie, da mettere in discussione e migliorare fino all’output finale.
- È un’attività che necessita di un team fortemente eterogeneo, per favorire scambi e punti di vista diversi e non convenzionali.
Grazie a sinergica collaborazione realizziamo e gestiamo corsi di formazione finalizzati a comprendere e divulgare la metologia del Design Thinking.